E’ nata la “excellence class” del Glacier Express per attraversare in treno le Alpi ammirando un paesaggio mozzafiato fino a Zermatt in modo lussuoso e confortevole
Testo di Luisa Chiumenti
Foto MySwitzerland.com/
Innumerevoli sono i panorami che la Svizzera offre d’inverno, con le sue montagne, i laghi, ma anche le città ancora più affascinanti sotto il manto di neve. Si può pattinare in luoghi circondati dalla Natura dove vengono approntate piste adeguate con una accurata manutenzione da parte dell’intera Comunità anche con lavoro di volontari. Paesaggi imbiancati a perdita d’occhio ed ecco che in Svizzera giungono gli appassionati di sci pronti ad avventurarsi sulle piste innevate. Ma una vacanza d’inverno può arricchirsi di innumerevoli affascinanti esperienze diverse : un bel soggiorno in spa, o dopo lunghe sciate in quota una sosta in romantici rifugi, una ricca degustazione di specialità locali in piccoli villaggi alpini. Ma viaggiare in treno, scivolare nel candore e nella forte luminosità delle alte montagne, all’interno di una lussuosa carrozza è davvero fiabesco e porta in un’atmosfera molto lontana da frastuoni e disagi tipici della vita moderna in città frenetiche.
Ecco ad esempio come il Bernina Express, il treno che collega Tirano a Saint Moritz, trasporti appunto il viaggiatore in un mondo quasi irreale, in cui sembra esistere solo la Natura, che è a portata di mano a mezzo però della più alta tecnologia. E c’è ora una grande novità: è nata la “excellence class” del Glacier Express per attraversare le Alpi in treno nel modo più lussuoso possibile, con la garanzia di avere un posto a sedere sempre al finestrino, diversi intrattenimenti a bordo, un Concierge Service e un assistente di viaggio personale dedicato. La tratta quindi da St. Moritz a Zermatt offre al viaggiatore non solo uno spettacolo continuo di vette e ghiacciai, ma tutto ciò viene offerto bevendo champagne e degustando menù raffinatissimi.
C’è la possibilità di percorrere in treno la Svizzera d’inverno con un Grand Tour che permette al viaggiatore di immergersi nell’atmosfera affascinante dei ghiacciai e delle Alpi coperte di neve. Si può compiere il giro completo in otto giorni e si possono eventualmente programmare anche alcune tappe lungo il tragitto. Saliamo ora ad esempio sul Bernina Express, la tratta ferroviaria più alta delle Alpi, che collega il sud e il nord dell’Europa e si inserisce armoniosamente in un paesaggio davvero unico.
E’ quindi da un’armoniosa integrazione fra arte ingegneristica e paesaggio naturale, che la linea dell’Albula/Bernina della ferrovia retica presenta al mondo un’attrazione speciale del Patrimonio Mondiale Unesco: lunga 122 chilometri. La ferrovia è costituita da un treno panoramico che attraversa uno stupendo paesaggio e include anche importanti “opere d’arte”, quali sono definite in linguaggio tecnico, le ben 55 gallerie e 196 ponti.
Si parte da Tirano, a 429 s.l.m. attraverso il ben noto “viadotto circolare” di Brusio, a partire dal punto più meridionale della Valposchiavo e, una curva dopo l’altra, si sale fino a 2.200 metri di altitudine. Ed è qui, presso il Lago Bianco, in una atmosfera di ampiezza smisurata e un’impressione di sostanziale libertà e gioia dello spirito che il percorso prosegue poi in discesa verso l’imponente ghiacciaio del massiccio del Bernina, schiudendosi verso l’Engadina, e il grande centro mondano di Saint Moritz. Dopo il tunnel dell’Albula si sussegue un certo numero di eccezionali opere architettoniche e gallerie elicoidali. Filisur è la località da cui il percorso si divide in due tratte: una attraversa il fiume in corrispondenza del viadotto di Wiesen (il ponte più alto della Ferrovia Retica ) e prosegue lungo il Landwasser, quel grande ponte in pietra, a sei archi, che scavalca la gola in cui scorre il torrente Landwasser, nel Canton dei Grigioni, tagliando la gola di Zugen affascinante per il suo aspetto selvaggio.
Raggiungendo poi la più alta città montana d’Europa, Davos, ci si trova a Landquart attraverso la Prettigovia. In alternativa, da Filisur si può seguire la tratta che procede verso la valle dell’Albula, panorama naturalistico notvole, e da qui ecco il viadotto Landwasser che conduce al centro di una parete rocciosa. Da qui dopo la gola profonda di Schin, superato il viadotto di Solis, alto 85 metri, ecco che il treno attraversa quell’area così suggestiva offerta allo sguardo da Domigliasca, che mostra il più gran numero di fortezze e castelli di ogni altra regione d’Europa. Il percorso conduce fino a Coira, una delle più antiche città della Svizzera. Ma ancora uno sguardo va anche alle città svizzere, cui la neve dona una spettacolarità e un fascino ancora più attrattivo che non nelle altre stagioni, da Lucerna con il suo suggestivo ponte ed il lago, a Berna, Basilea e Zurigo, con i mercatini brillanti di luci e sfavillanti di oggetti preziosi d’artigianato raffinatissimo. MySwitzerland.com/