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Home Eventi culturali e news ETTORE DE CONCILIIS .LE PALE DEL MEDITERRANEO

ETTORE DE CONCILIIS .LE PALE DEL MEDITERRANEO

Omaggio a Guccione: un allestimento nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e Martiri.

Roma- Piazza della Repubblica

di Luisa Chiumenti

La visione di queste pale, all’interno della splendida basilica, ci trova d’accordo con quanto asserisce Victoria Noel-Johnson, storica dell’arte britannica e curatrice e autrice di numerosi testi dedicati all’arte italiana del XX secolo, per cui effettivamente, le circostanze particolari in cui abbiamo vissuto in questo periodo, sono state fondamentali nelle espressioni artistiche di Ettore De Conciliis.          Ed anche Noe-Johnson conferma una tale sensazione, dicendo: “Tali circostanze, senza precedenti, hanno influenzato naturalmente de Conciliis ricordiamo a tale proposito le parole: “Nolite timere, Roma non perit 2020”, con fotografie e testimonianze illustri della metropoli deserta ed incantevole. “Opere che credevo di aver già finito”, dice l’artista, mi sollecitano ad una sorta di rivisitazione alla luce del “tempo lento, lungo, che attraversiamo”. De Conciliis inizia a lavorare a queste opere nel 2015, mentre dipinge anche l’altare da lui progettato per la Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami ai Fori romani, e le termina nel 2020, in pieno lockdown.

 

La nozione di tempo sospeso è stata per molto tempo di interesse per l’artista ed in maniera ancora più rilevante durante il blocco globale causato dalla pandemia di Covid19: “Il prolungato confinamento del 2020 ha distorto e rovesciato il nostro rapporto “normale” con il tempo, costringendoci a “riesaminare l’ambiente deserto in cui viviamo”, ha dichiarato l’artista. La città presentava una sorta di “atmosfera metafisica” in cui “i luoghi di culto e i monumenti, silenti, dialogavano nel vuoto soli con se stessi”. E sull’onda di questa suggestione egli ha dato gli ultimi ritocchi alle pale d’altare, completandole durante questo straordinario periodo e lanciando infine un messaggio finale molto stimolante incastonato “tra vita, morte e natura… intrecciati tra loro fino al raggiungimento della pace dopo le avversità”. Il maestro De Conciliis. spiega come si tratti di “due paesaggi, ciascuno di 3,10 x 1,50 metri, pensati come pale d’altare, posizionati nell’antica cappella dedicata a Maria Maddalena dove fiancheggiano il dipinto Noli me Tangere della fine del XVI secolo di Arrigo Fiammingo (1530-1597 circa). Le opere nascono dall’idea di Lorenzo Zichichi, presidente de “Il Cigno GG Edizioni”, di completare “a quattro mani” due tele abbozzate da Piero Guccione diversi anni fa. Ed è così che si esprime De Conciliis: “L’ammirazione che ho per Guccione e il suo mondo poetico annulla ogni possibile sentimento di rivalità in questo comune lavoro”.

 

 

La destinazione di queste opere all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri che ospita importanti opere d’arte contemporanea, come quelle di Umberto Mastroianni, Piero Guccione, Giuseppe Gallo, Ernesto Lamagna, Narcissus Quagliata, Tsung Dao Lee, o le maestose porte di bronzo dello scultore Igor Mitoraj, ha fortemente motivato De Conciliis “come l’originalità dell’intuizione di Guccione stesso, nell’aver proposto un’opera d’arte contemporanea, nel genere del paesaggio, da collocare in un luogo sacro”. E sul rapporto fra arte contemporanea e religiosità, sempre assai dibattuto, De Conciliis esprime una propria consapevolezza profonda nel captare la “sacralità” , ad esempio nell’azzurro del mare dei suoi dipinti che si fonde con quello del cielo, nella rappresentazione di una Natura e di un Paesaggio com’egli li sente e rielabora, anche religiosamente nel suo intimo, mirando alla Pace. Del resto la sacralità dell’arte in se stessa “può essere intesa sempre presente in questo artista”, come sottolinea Yvonne Dohna Schlobitten, docente di Storia dell’Arte Cristiana presso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana di Roma. Alla presentazione dell’installazione permanente “Le Pale del Mediterraneo” sono intervenuti, oltre all’artista, Yvonne Dohna Schlobitten, Victoria Noel-Johnson, Lorenzo Zichichi e don Franco Cutrone della Basilica di Santa Maria degli Angeli e Martiri.

www.ilcigno.org

Lug 7, 2020AdminEmo2019
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